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ORCHESTRA: Repertorio solistico
Tra tutte le opere, emergono i concerti che Mozart dedicò al ruolo del magico strumento: il maestoso e carismatico Concerto KV 313 in sol maggiore, l'effervescente Concerto KV 314 in re maggiore, entrambi scritti all'inizio del 1778 a Mannheim, e il delicatissimo Andante in do maggiore KV 315 scritto probabilmente per un altro concerto che egli non terminò, datato Salisburgo 1778/79.
Accanto a quest’opera integrale, si ricordano le pagine ‘fin du siecle’ della compositrice Cécile Chaminade e le linee filigranate delle opere di Saint Saens. Il repertorio francese è ricco di spunti, a cominciare dalla virtuosa elaborazione per flauto e archi dell’opera di Bizet, Fantasia sulla Carmen, per arrivare ad un capolavoro del ‘900 affidato alla sapiente mano di Jaques Ibert.
Di notevole interesse è poi il concerto doppio di Erwin Schulhoff, autore del ‘900, scomparso giovanissimo e vittima della Shoà; il suo è un linguaggio di grande respiro, dove flauto e pianoforte affrontano un ruolo solistico impegnativo, ma di grande fascino.
Il periodo barocco offre moltissimi gioielli solistici con orchestra d’archi, a cominciare dalla notissima Suite n. 2 di J.S. Bach, senza trascurare la fresca inventiva italiana rappresentata dall’op. 10 di Antonio Vivaldi, (integrale di 6 concerti), e le belle pagine di Telemann, Haendel e Quantz, che hanno dedicato al flauto una corposa letteratura.
Opere contemporanee, espressamente scritte per la flautista o a lei dedicate (Prangcharoen, Lombardi), affiancano il concerto per flauto e oboe di Ligeti ed altre composizioni della musica di oggi, come il bellissimo Flotenkonzert op. 11 del compositore viennese Rainer Bischof.
I brani contrassegnati con il segno *, segnalano che parti e partitura possono essere richieste alla stessa flautista.
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